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"Fight Club" 1999
“ Fight Club” andato in onda su Sky continua a far parlare di sé, dal lontano 1999.
Il 15 ottobre del ’99 il regista David Fincher decide di girare un film prendendo spunto dall’omonimo romanzo di Chuck Palahniuk. La pellicola fu prodotta dalla Twenty Century Fox.
Lo sceneggiatore Jin Uhls viene a proporci una “strana realtà” che pone l’accento sulla riflessione dell’essenza dell’uomo.
Sceneggiatura
Il protagonista è assicuratore stressato (Edward Norton) che si sente incompleto e sbandato da una vita che non ha mai capito o non ha mai avuto il coraggio di capire veramente. Questa sua irrequietezza lo porta all’insonnia : “ con l’insonnia nulla è reale. Tutto è lontano. Tutto è una copia di una copia di una copia.” Il riassunto della sua personalità potrebbe essere: un uomo che non ha mai fatto la scelta sbagliata, non hai mai rischiato e non ha mai vissuto davvero. La sua sofferenza verrà placata dalla frequentazione di malati terminali che gli faranno veramente capire cos’è la sofferenza. Entra a far parte della sua sfera emotiva, per caso, una donna senza autostima e nessuno al suo fianco che vive la sua vita giorno per giorno dicendo che sarebbe potuta morire da un momento all’altro, “ ma la tragedia, diceva ,era che non succede ”, Marla Singer. Il complesso personale del protagonista lo porta a entrare realmente in contatto con il suo alter ego a tal punto di riuscirlo a vedere, creandone una persona vera e propria , che, ovviamente, riesce a vedere solo lui: Tyler Durden (Brad Pitt).
Messaggio
“Omicidi, crimini, povertà. Queste cose non mi spaventano. Quello che mi spaventa sono le celebrità sulle riviste, la televisione con cinquecento canali, il nome di un tizio sulle mie mutande, i farmaci per capelli, il viagra, poche calorie”. Questa è la filosofia di Fight Club. Essere controtendenza, non omologato, sii te stesso. La politica del film tende a contrastare il materialismo ed il consumismo che contraddistinguono la società d’oggi: “Le cose che possiedi alla fine ti possiedono.” “Le persone parlano con se stesse e vedono se stesse come vorrebbero essere. Non hanno il coraggio che hai tu di lasciarsi trasportare”. “Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantità di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, né il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi vestiti di marca, sei la canticchiante e danzante merda del mondo!”
Il Film
Il film inizialmente fu un flop, per poi diventare oggi uno dei film “cult” più visti al mondo.
a cura di Giuliano Zezza
Nesli , nuovo volto della musica italiana
Si chiama Francesco Tarducci in arte “Nesli” ed è il nuovo volto della musica italiana. L’anno scorso il suo disco “Nesliving volume 3” ha debuttato al primo posto in classifica nelle MTV hits e il suo canale YouTube ha più di 36 milioni di visitatori. Artista che nasce come poeta, e solo dopo diventa cantante. La storia del suo nome d’arte è curiosa: l’affermato rapper italiano,nonché suo fratello, “Fabri Fibra” scherzando da piccoli lo soprannominava “Lines” (nota marca di pannolini) e da qui l’acronimo Nesli. E’ ormai di dominio pubblico che i due fratelli dal 2008 non si parlino più, le motivazioni sono ancora nascoste. Ma Nesli ha più volte dichiarato di voler ancora bene al fratello nonostante i litigi (nel brano “un bacio a te”, uscito nel 2013,vi è infatti un verso dedicato al fratello). Il percorso musicale di questo ragazzo (33 anni) va in parallelo con la sua crescita interiore. Inizia a fare musica nel ’99 cresciuto con lo stereotipo dello “sboccato, duro a tutti i costi” che lo porta al suo primo albumo “Ego” (2002) al quale seguono “Home”(2004) e “Le Verità Nascoste” (2007). A 28 anni decide di togliersi la maschera e mostrare la sua vera sensibilità pubblicando l’album “Fragile” (2009).Questo è “l’album della svolta” dice Nesli nel quale riesce a raccontare il vero Francesco, “senza filtri” o “zone d’ombra” come scrive nella sua pagina web . Questo modo di fare musica raccontandosi con sincerità lo ha catapultato tra i migliori cantautori italiani.
a cura di Giuliano Zezza
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